Per questa domenica niente storie di Latina, solo un pensiero di auguri per una serena Pasqua a tutti vuoi che pazientemente, ogni santa settimana, leggete le mie storie. Oltre gli auguri, però, consentitemi qualche riflessione e qualche desiderio:
Dall’uovo di Pasqua vorrei che uscissero tante belle sorprese. Una su tutte la serenità, venuta a mancare negli ultimi anni. Tra pandemia e guerre, sarebbe la cosa più bella, soprattutto per gli ultimi conflitti in Ucraina e Gaza. Immaginare la terza guerra mondiale mi angoscia terribilmente. Nelle storie che vi ho raccontato in questi anni, mi è capitato più volte di intervistare persone che la guerra l’hanno vissuta veramente e nei loro occhi, mentre raccontavano, ho visto la loro paura, nonostante siano passati quasi ottant’anni.
Qualcuno, addirittura ancora oggi, di notte, quando sente il rumore di un aereo, avverte quel senso di angoscia provato da bambino e si irrigidisce nel proprio letto. Eppure, la storia dovrebbe insegnare. Ecco, spero che dall’uovo esca anche un po’ di senno per far ragionare i (pre)potenti della terra. So che è un’utopia, ma sperare non costa nulla.
Altre due cose vorrei uscissero dall’uovo di Pasqua e sono salute e speranza: sto diventando grande, per non dire anziano, e le paure aumentano. Se tutti quei denari spesi per le guerre venissero utilizzati per la ricerca, forse avremmo qualche speranza in più, soprattutto per chi sta combattendo contro le malattie.
Ora non resta che salutarvi, ma mi raccomando, domenica prossima non mancate di leggermi. Vi racconterò un’altra storia straordinaria, di un pioniere che arrivò da Roma e fu il primo ad aprire una particolare attività.
Buona Pasqua e una felice Pasquetta a voi tutti e ai vostri cari.