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Adriano Toson pioniere dei supermercati a Latina

Nell’Agro Pontino, tra il 1932 e il 1943, arrivarono circa millecinquecento famiglie di coloni, a cui vennero assegnate, dall’Opera Nazionali Combattenti, le case poderali. In quei poderi erano annessi degli ettari di terra, che aumentavano a seconda del numero di uomini che componevano la famiglia. Quasi la metà giunsero dal Veneto. Poi, decrescendo: dall’Emilia Romagna, dal Lazio, dal Friuli, addirittura dall’estero e da tutte le altre regioni d’Italia. Molte famiglie, per cercare fortuna nella nuova città, arrivarono anche per conto proprio. Giungevano prima i capofamiglia e, una volta trovato il lavoro, si facevano poi raggiungere dai propri famigliari. Così accadde per la famiglia friulana di Adriano Toson, il padre arrivò a Littoria nel 1936, trovò lavoro come operaio e poi fece arrivare i suoi famigliari. Ma è di Adriano che voglio raccontarvi, uno dei pionieri dei supermercati a Latina.

A Latina, il termine pioniere ci è familiare: è riferito alle persone che hanno avviato le prime attività nella città nuova, e quindi considerati precursori. Ma non solo quelli degli anni Trenta possono definirsi pionieri, lo sono anche quelli successivi al dopoguerra. Da quando ho iniziato a raccontare la città, ho incontrato parecchie storie di pionieri che hanno avviato la propria attività subito dopo la guerra o negli anni Cinquanta. Ad esempio mio padre, che arrivò nel ’52, è considerato uno dei pionieri nella vendita di elettrodomestici.

Adriano Toson

Vi ho fatto questa premessa per introdurvi la storia che sto per raccontarvi, nata grazie all’amico Bruno Bulgarelli, imprenditore storico di Latina: oggi anche presidente del Circolo Cittadino. Bruno l’ho conosciuto quando scrissi la storia del fratello Valter, uno dei più noti barbieri della città. Sapevo che la moglie fosse una Toson, Elida per l’esattezza, e quindi mi sono rivolto a lui per saperne di più. Dopo un paio di settimane mi ha combinato l’incontro con i famigliari di Adriano Toson, uno dei pionieri dei supermercati di Latina.

La storia di Adriano Toson

Adriano Toson nasce il 23 gennaio del 1934 a Fiume Veneto, in provincia di Pordenone. Secondo di tre figli: prima di lui Agostino e poi la sorella Elida. Il padre, Severo, è un carpentiere e la mamma, Grazia Toneguzzi, è casalinga. Negli anni Trenta il Nordest è in piena crisi economica e il lavoro per Severo scarseggia. Così decide di partire per l’Agro Pontino, dove molti suoi corregionali si sono trasferiti perché assegnatari di poderi, messi a disposizione dall’Opera Nazionale Combattenti. Lui, purtroppo, non rientra nei canoni di assegnazione.

Nel 1936, Severo giunge a Littoria con la moglie Grazia, che non vuole lasciarlo solo in questa nuova avventura. I due figlioletti sono rimasti nel loro paese con i nonni. A Littoria è tutto un cantiere e per lui è facile trovare lavoro, semmai il problema è trovare un posto per dormire. Ma grazie ad alcuni compaesani verranno ospitati nei loro poderi, anche se non si potrebbe. Tre anni di lavoro gli consentiranno di far arrivare il resto della famiglia con i suoi due figli. Ma nel 1939 arriva la chiamata alle armi.

Severo Toson con la moglie Grazia, i figli Agostino, Adriano, la piccola Elida e la madre Augusta

Severo andrà a combattere, mentre la famiglia verrà sfollata. Grazia, la suocera Augusta e i suoi due figli troveranno rifugio in vari poderi della pianura pontina. Al ritorno dalla guerra, Severo ritroverà la sua famiglia ma la città è distrutta. Ci sarà la necessità di ristrutturare gli edifici danneggiati dalla guerra, ma anche di costruire nuove case, perché ancora tante persone continuano ad arrivare nell’Agro Pontino. Per Severo, grazie alla sua esperienza, sarà facile trovare lavoro: lo troverà da un giovane imprenditore edile.

Quel giovane imprenditore è Santino Palumbo. Tra l’altro darà lavoro anche al figlio Agostino che ha imparato il mestiere di muratore. Nel 1947 nascerà anche la terza figlia, Elida, e per arrotondare lo stipendio, dopo il lavoro, va a suonare la fisarmonica nelle balere. Strumento imparato a orecchio. 

Latina fine anni '50: Severo Toson

Adriano, invece, dopo le scuole elementari viene preso a lavorare nel forno di Vittorio Pitton. Con la bicicletta a triciclo, porta il pane a domicilio in tutta la città. Dopo la prima esperienza lavorativa, nei primi anni Cinquanta, va a lavorare come pizzicarolo nella rosticceria di Federico Benedetti, in Piazza del Popolo. Finita la gavetta, nel 1958 decide di mettersi in proprio. Inizia a fare i mercati come ambulante di generi alimentari. Il martedì al mercato di Latina, il venerdì a Pontinia e la domenica ad Aprilia.

Latina anni '50: Adriano Toson primo a sx nella rosticceria Benedetti in Piazza del Popolo

Contemporaneamente, apre un piccolo negozio, sacrificando una stanza del suo appartamento, al piano terra, nella zona periferica di Latina, chiamata Piccarello. Il 15 agosto del 1959 è invitato a un matrimonio di amici. In quella festa nuziale conosce Dina Tornold, una ragazza anch’ella friulana. Tra i due è amore a prima vista. Si sposeranno solo qualche mese dopo. Avranno tre figlie femmine: Tiziana, Antonella e Graziella. Dina, oltre che compagna di vita, nel lavoro sarà sempre accanto ad Adriano. Lo aiuterà e lo appoggerà in ogni sua decisione.

Latina fine anni '50: Elida Toson con una nipotina davanti il primo alimentari di Adriano al Piccarello

Nei primi anni Sessanta acquisirà un banco al mercato coperto, che verrà gestito dal padre e dal fratello Agostino. Ormai Adriano è lanciato nell’imprenditoria e dimostra di essere un lungimirante visionario. Costruisce un edificio adiacente la loro abitazione, nel quale aprirà un piccolo supermercato, dopo aver visto il metodo di vendita della Standa che ha appena aperto a Latina.

Adriano adotterà lo stesso sistema. Sarà tra i primi ad avere gli scaffali pieni di prodotti alimentari e i carrelli per la spesa. Così i clienti potranno servirsi da soli, per poi passare alla cassa e pagare il conto. La nuova politica di vendita paga, e quindi decide di ampliare il suo piccolo supermercato.

In primo piano Vittorio Pitton con Adriano Toson, accanto le rispettive mogli, Dina e Lea

Successivamente, nel 1978 aprirà, in pieno centro a Latina, un altro piccolo supermercato, in via Fratelli Bandiera. Lo farà in società con Bruno Bulgarelli, che ha sposato sua sorella Elida. La sua lungimiranza lo porterà, nei primi anni Ottanta, a costituire un gruppo di acquisto, chiamato CACEA, composto da vari alimentaristi della zona. Nella sua mente sa che il futuro è nell’associazionismo. Tutti insieme si compra e si vende a prezzi più bassi. Con questa politica i clienti aumenteranno per la felicità di tutti quelli che hanno creduto in quel suo progetto.

Ma Adriano non è uno che si ferma. La sua idea è quella di costruire una grande struttura per un grande supermercato. Sui terreni di famiglia, al Piccarello, realizzerà quel sogno. Nel 1986 aprirà il nuovo supermercato a marchio Sidis e, nel 1989, cambierà insegna con Conad. In quegli anni entra anche nel mondo delle carni, aprirà diverse macellerie in città e un laboratorio di preparazione e distribuzione con annesso punto vendita a Borgo San Michele.

Latina 1986: Adriano con i suoi famigliari al completo, compresa la nonna Augusta, all'inaugurazione del grande supermercato a marchio Sidis.

Adriano continuerà a interessarsi a tutte le sue attività, lavorando fino alla fine dei suoi giorni. Verrà a mancare il 14 giugno del 2015. Oggi, le tre figlie, Tiziana, Antonella e Graziella continuano la tradizione del loro papà, nel supermercato, aperto quarantasei anni fa in Via Fratelli Bandiera, con il marchio Conad City. Mentre la sorella Elida è proprietaria di una delle macellerie più conosciute di Latina, che si trova in Viale Cesare Augusto

L’incontro con Elida e Tiziana Toson, sorella e figlia di Adriano

Bruno Bulgarelli mi ospita nel suo appartamento, sopra il Circolo Cittadino. Come già scritto è lui che mi ha fatto da gancio. È bello affacciarsi alla finestra e godersi la vista di Piazza del Popolo. Piazze così ampie è difficili trovarle in altre città. Con lui, la moglie Elida e Tiziana Toson, sorella e figlia di Adriano. Per impegni vari non è stato semplice incontrarci, ma alla fine ce l’abbiamo fatta.

Tiziana, suo padre è stato un pioniere, ma anche un innovatore. Come era sul lavoro?

“Mio padre sul lavoro era molto esigente. Io e le mie sorelle abbiamo lavorato sempre al suo fianco. Soprattutto gli ultimi anni, quando si liberò dei tanti impegni a cui aveva dedicato una vita”

E nella vita privata?

“Era una persona profondamente onesta. A lui bastava la parola e una stretta di mano. Con noi figlie non è mai stato rigido, ci ha sempre lasciate libere, però era prodigo di consigli. Poi è diventato un grande nonno. Non avendo potuto godersi le figlie ha recuperato con i nipoti. Tra l’altro era sempre stato attorniato da donne, finché non è arrivato un nipotino, Edoardo: unico maschio della famiglia, che lui adorava”  

Ci sarà ricambio generazionale nella vostra azienda?

“Purtroppo nessuno dei nostri figli ci segue, hanno scelto strade diverse”

La famiglia di Adriano Toson al gran completo

Adoro raccontare queste storie di uomini venuti dal nulla, come Adriano Toson. Lui apparteneva a quegli imprenditori che hanno fatto crescere Latina, quelli che hanno lavorato sodo senza risparmiarsi, e che con la quinta elementare ne sapevano più di un laureato.

Latina 23 gennaio 2014 Adriano Toson con la moglie Dina festeggia il suo ottantesimo compleanno

Ringrazio Elida Toson per aver messo a disposizione i ricordi della sua famiglia e di avermi dato la possibilità di raccontare la loro bella storia. Inoltre ringrazio Tiziana Toson per la sua disponibilità e il mio caro amico Mauro Corbi, per le informazioni sul numero di famiglie arrivate nell’Agro Pontino.

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