Francesco Archimio: da orfano di guerra a professionista dell’arte tipografica

Francesco Archimio: da orfano di guerra a professionista dell’arte tipografica

Il dopoguerra fu tragico per molti bambini; in tanti rimasero orfani. In giro per le grandi città si vedevano ragazzini girare per le strade senza meta con sguardi persi. In nuovo governo italiano e diverse organizzazioni umanitarie tentarono di affrontare quella drammatica situazione. Furono creati orfanotrofi e istituti per ospitarli, e ci fu un intenso lavoro per dare a quei bambini una possibilità di vita migliore. Le organizzazioni come la Croce Rossa, insieme alla Chiesa cattolica e ad altre associazioni caritatevoli, cercarono di offrire protezione e sostegno psicologico a quei bambini, ma la scarsità di risorse rese la situazione ancora più complessa. Questa è un po’ anche la storia che visse Francesco Archimio, il tipografo che arrivò a Latina nei primi anni Cinquanta, dopo anni di collegio durante e dopo la guerra.

Lorenzo Zicarelli e quei cornetti di cui non posso fare a meno

Lorenzo Zicarelli e quei cornetti di cui non posso fare a meno

Si può criticare Latina quanto si vuole: brutta, sporca, piena di buche, erba alta… e chi più ne ha, più ne metta. Le classifiche pubblicate nelle varie testate giornalistiche la collocano sempre tra gli ultimi posti. Ma a me piace raccontare una Latina diversa, positiva e propositiva. Se ci fosse una classifica sulle cose buone e dolci, la nostra città potrebbe tranquillamente piazzarsi tra le prime posizioni. Parliamo, ad esempio, di pasticcerie. In questi anni ho avuto il piacere di raccontare alcuni pasticcieri, anzi, grandi pasticcieri: Giuseppe Figini, Turi Rizzo, Eugenio Ragusa… che con la loro maestria hanno estasiato il nostro palato. Di grandi pasticcieri ce ne sarebbero altri da raccontare, tra questi il calabrese Lorenzo Zicarelli.

Adamo Fiorito e la sua laboriosa famiglia da Littoria a Latina

Adamo Fiorito e la sua laboriosa famiglia da Littoria a Latina

Questa storia prende vita da una serata organizzata dall’amico Paolo Bomberini, il quale propone eventi dedicati alla musica dance anni ’80 e ’90.  Queste serate sono un vero e proprio viaggio nel tempo: un po’ come salire sulla DeLorean di Doc nel film ‘Ritorno al futuro’, ritrovandosi immersi in quegli anni meravigliosi, quando la nostra giovinezza si intrecciava con canzoni ineguagliabili che continuano a risuonare anche tra le nuove generazioni. La magia di tali eventi riaccende ricordi e offre l’opportunità di rivedere tante persone perse di vista, perché: ‘ognuno perso dentro ai fatti suoi’. Durante quella serata ho incontrato almeno un paio di storie da raccontare. Una è quella della storica famiglia Fiorito, il cui capostipite era Adamo, che evoca non solo le origini della vita, ma anche le origini della nostra città.