Lorenzo Zicarelli e quei cornetti di cui non posso fare a meno

Lorenzo Zicarelli e quei cornetti di cui non posso fare a meno

Si può criticare Latina quanto si vuole: brutta, sporca, piena di buche, erba alta… e chi più ne ha, più ne metta. Le classifiche pubblicate nelle varie testate giornalistiche la collocano sempre tra gli ultimi posti. Ma a me piace raccontare una Latina diversa, positiva e propositiva. Se ci fosse una classifica sulle cose buone e dolci, la nostra città potrebbe tranquillamente piazzarsi tra le prime posizioni. Parliamo, ad esempio, di pasticcerie. In questi anni ho avuto il piacere di raccontare alcuni pasticcieri, anzi, grandi pasticcieri: Giuseppe Figini, Turi Rizzo, Eugenio Ragusa… che con la loro maestria hanno estasiato il nostro palato. Di grandi pasticcieri ce ne sarebbero altri da raccontare, tra questi il calabrese Lorenzo Zicarelli.

Adamo Fiorito e la sua laboriosa famiglia da Littoria a Latina

Adamo Fiorito e la sua laboriosa famiglia da Littoria a Latina

Questa storia prende vita da una serata organizzata dall’amico Paolo Bomberini, il quale propone eventi dedicati alla musica dance anni ’80 e ’90.  Queste serate sono un vero e proprio viaggio nel tempo: un po’ come salire sulla DeLorean di Doc nel film ‘Ritorno al futuro’, ritrovandosi immersi in quegli anni meravigliosi, quando la nostra giovinezza si intrecciava con canzoni ineguagliabili che continuano a risuonare anche tra le nuove generazioni. La magia di tali eventi riaccende ricordi e offre l’opportunità di rivedere tante persone perse di vista, perché: ‘ognuno perso dentro ai fatti suoi’. Durante quella serata ho incontrato almeno un paio di storie da raccontare. Una è quella della storica famiglia Fiorito, il cui capostipite era Adamo, che evoca non solo le origini della vita, ma anche le origini della nostra città.

Tonino Loggia: una storia di lavoro e di amicizia e il suo contributo a Latina

Tonino Loggia: una storia di lavoro e di amicizia e il suo contributo a Latina

Se negli anni Trenta arrivarono a Littoria ventimila persone, nel dopoguerra il loro numero raddoppiò. Latina divenne così l’eldorado italiano, o almeno il luogo con le maggiori opportunità di lavoro, un piccolo miracolo dopo la devastazione della guerra. Raccontando la città, mi accorgo sempre più spesso che da alcune storie emergono altre storie: adoro questi intrecci, perché ogni volta che penso di aver concluso le narrazioni, ecco che dal cilindro ne escono altre. È proprio ciò che è accaduto quando ho raccontato la storia di Luigi Coletta, l’idraulico delle “Terme di Fogliano”, arrivato dal Beneventano negli anni Quaranta, poco prima che la guerra giungesse anche a Littoria. Nei primi anni Cinquanta arrivò dal suo stesso paese Antonio Loggia, suo amico d’infanzia. Oltre a ritrovarsi iniziarono a lavorare insieme per la stessa ditta. Successivamente le loro strade si separarono, ma l’amicizia rimase intatta per tutta la vita.