Giuliana Cerioni: la prima lavanderina di Latina

Giuliana Cerioni: la prima lavanderina di Latina

I negozi di una volta avevano un ruolo sociale ben definito. Poi sono arrivati i supermercati, i centri commerciali, le catene nazionali e quel ruolo si è via via perduto. I negozi dove è ancora possibile avere rapporti confidenziali sono una rarità. Anche le lavanderie, dove un tempo le signore si incontravano e chiacchieravano, sono diminuite a vantaggio di quelle a gettoni senza lavanderine… Erano i primi anni Cinquanta, quando nella prima tintoria di Latina venne a fare scuola, alle apprendiste, una bella ragazza romana, Giuliana Cerioni.

Francesco Scaglione, il primo commesso viaggiatore di Littoria

Francesco Scaglione, il primo commesso viaggiatore di Littoria

Negli anni Trenta, le terre dell’Agro Pontino bonificato vennero utilizzate per le piantagioni di grano: elemento essenziale per la produzione del pane. In atto c’era la Battaglia del Grano, una campagna voluta da Benito Mussolini, che aveva lo scopo di far raggiungere la completa autosufficienza dall’estero nella produzione di grano. Intanto i primi forni aprirono a Littoria già dalla sua fondazione, ma il pane veniva prodotto anche in casa dalle massaie. Uno dei primi fornitori di lievito fu il commesso viaggiatore Francesco Scaglione, il quale si innamorò della nuova città e si trasferì definitivamente, con la sua famiglia, nel 1936.

Primo Marzolla, tra i primi calzolai di Littoria

Primo Marzolla, tra i primi calzolai di Littoria

Nell’Agro Pontino le calzature più usate erano gli stivali di gomma, non a caso c’era una zona chiamata Gnif e Gnaf (Borgo Santa Maria) per il rumore degli stivali negli acquitrini della palude. Dopo la fondazione di Littoria, finalmente le persone iniziarono a camminare con normali scarpe di cuoio. Alcuni calzolai le realizzavano pure su misura. Tra questi, Primo Marzolla.

Emanuele Cristofoli “Laccio”, il coreografo pontino alla conquista del mondo

Emanuele Cristofoli “Laccio”, il coreografo pontino alla conquista del mondo

Nel nostro territorio la mescolanza delle varie “etnie”, concedetemi il termine, hanno prodotto talenti puri in ogni settore: dalla musica alla moda, dalla ricerca scientifica allo sport… storie incredibili di personaggi pontini di cui si potrebbero scrivere libri e magari girare pure qualche film. L’ultimo personaggio che ho scoperto è legato a una storia che ho già raccontato, quella di Ivo Cristofoli, il meccanico geniale che stupì gli ingegneri della Honda. Lui è il nipote, ma con la meccanica non c’entra nulla. La rivista americana di moda “W” lo definisce “youthquake”, giovane terremoto; Vogue, invece, dice di lui: “Giovane talento con la faccia d’angelo di Botticelli, ma con lo spirito di Johnny Rotten” (Frontman dei Sex Pistols). Il suo nome è Emanuele Cristofoli in arte “Laccio”.